Cucina
STO IN FISSA

Tagliolini a merenda ovvero di quella volta che il pescecane finì al tappeto.

Nostro nonno Mario era uomo dotato di grande fascino e scintillante immaginazione. Di mestiere aveva fatto il collaudatore di motociclette prima e il commendatore poi, ma ai miei occhi quest’ultima era l’unica nota noiosa. Per noi nipoti lui era un avventuriero dei sette mari. Pensate che da giovane mentre nuotava nelle acque delle Antille un pescecane gli morsicò via l’alluce destro. Il nonno, per niente turbato, lo stese a pugni sul muso guadagnandosi la riva e la vita con nonchalance. Molti anni dopo, ero già adulta, scoprii che in verità quell’alluce era andato perduto nella catena della moto ma la mia stima non fece che crescere. Devo a lui il gusto per la fantasia che colora i miei giorni e l’amore smodato per la merenda più buona dell’universo: pane, burro e acciughe. Questa ricetta è un omaggio a Mario Passera.

Cosa serve:

ingredienti

tagliolini all'uovo

burro buono

pangrattato

menta

limone

acciughe

salsa di pesce thai

Per prima cosa ho preparato la sfoglia per i tagliolini: mezzo chilo di farina, cinque uova e olio di gomito quanto basta. Li ho tagliati belli rustici, non troppo sottili e tutti irregolari. Alcuni cederanno morbidi, altri opporranno resistenza. È così che mi piace.

Poi ho mischiato con una forchetta una bella noce di burro, delle acciughe tagliate a pezzetti e uno splash del mio ingrediente segreto: la salsa di pesce thai. Sono sicura che il nonno, amante di tutte le cose salate, avrebbe approvato. Ne parlo in dettaglio qua.

Poi ho fatto tostare del pangrattato in un padellino. Una volta dorato l’ho condito con un filo d’olio, scorza di limone, menta spezzettata e una puntina di zucchero.

Ho cotto la pasta, l’ho condita con la pomata di burro e acciughe, mantecando con un po’ di acqua cottura e completando con un’abbondante spolverata di pane ammollicato. Ho servito bello caldo nel piatto anni settanta che il nonno usava per le merende, mi sono versata un bicchiere di vino e ho brindato al ricordo del mio avventuriero dei sette mari con l’occhio lucido e il cuore grato.

Mario e Guido Passera alla guida, Nonna Valburga co-pilota. Parenti non identificati dietro.

Photo Credits: Alessandro Capuzzi / Sette Secondi Circa

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