Cucina
GENERI DI CONFORTO

I Mikado del Re

Questa è una storia di fantasmi ma anche di buon cibo, coraggio e genialità. Torino, anno del Signore 1679: Vittorio Amedeo II di Savoia è un bimbo di salute cagionevole che soffre di cattiva digestione. Il medico e il cuoco di corte, preoccupati per le sorti del piccolo, si consultano giungendo alla sola conclusione possibile: Vittorio Amedeo non digerisce il pane! Maledetti lieviti. I due così commissionano del pane ben cotto a un abile fornaio che, genio dei geni, da vita a una cosa mai vista prima: dei bastoncini lunghi, sottili e croccantissimi. I grissini, insomma. Grazie alla dieta del grissino il bimbo cresce sano fino a diventare un Re forte e valoroso, un condottiero. Narra la leggenda che in certe notti sia a possibile scorgere il suo fantasma nei giardini di Venaria Reale. Galoppa sfrenato in sella a un cavallo e in mano brandisce una spada infuocata. Coloro che hanno avuto l’ardire di osservarla da vicino giurano e spergiurano che, in verità, si tratti di un gigantesco grissino ardente. Paura, eh!

ingredienti

grissini torinesi

cioccolato fondente

cioccolato al latte

cioccolato bianco

sale rosa

nocciole

fiori eduli secchi

meringhe

Ecco, ora che sapete che il grissino è un cibo da re, seguiteci nell’impresa di vestirlo per il ballo di corte. In grande sfarzo, come lignaggio impone: sale rosa perché non esiste corona senza gemme, nocciole perché siamo in Piemonte, meringhe e fiori colorati perché anche le damine reclamano la loro parte.

La procedura prevede pochi semplici passaggi e un’unica precauzione: indossate un grembiule vezzoso perché v’impiastriccerete a bestia. Dopodiché fate sciogliere i tre cioccolati a bagnomaria in tre contenitori separati.

Intingete i grissini uno per volta nella lava di cioccolato. Per primo il fondente che cospargerete di pochissimi grani di sale.

Il secondo grissino, tuffatelo nel cioccolato al latte e spolveratelo di nocciole. Il terzo grissino vestitelo di bianco, quindi rotolatelo nelle meringhe sbriciolate e nei fiori.

Mettete i Mikado del Re a riposare su carta forno finché il cioccolato non rassoda. Nell’attesa inventate un modo fantasioso per servirli senza incorrere nelle ire del fantasma di Venaria Reale. (Paura, eh!)

Questa ricetta è stata creata da Sorelle Passera in esclusiva per il lancio della nuova capsule della linea Elegante di Marina Rinaldi Fall/Winter 2015-2016

Photo credits: Alessandro Capuzzi / Sette Secondi Circa

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