Cucina
STO IN FISSA
Saluto al sole
Nonno Mario, di lui vi ho già parlato qua, era un tipo decisamente originale. A lui io e Marisa dobbiamo molto del nostro estro ma anche talenti pratici che poi sono sempre i più utili, tipo piantare chiodi belli fermi con una mano sola. Negli ultimi anni di vita il nonno si era ritirato a vivere in campagna, me lo ricordo bene aggirarsi nel verde con gli occhiali da gatta di sua sorella Lina (aveva perso i suoi), un cesto sempre pieno di primizie e un codazzo di bambini al seguito. Se amo incondizionatamente i pomodori caldi baciati dal sole è ancora una volta merito suo. Li mangiavamo insieme appena colti, direttamente nell’orto dove c’era sempre pronta una saliera per poterli gustare subito quando ancora sapevano di vita. Questa ricetta, ma sento che ne verranno molte altre, è dedicata a lui. Un bacio per te, nonno.
ingredienti
10 o più pomodorini sardi
1 mango ben maturo
1 cipolla rossa
mezzo peperone verde
il succo di due o tre lime
1 piccolo peperone rosso corno di bue
1 o 2 peperoncini piccanti
menta e prezzemolo
Oggi non si cucina, si colgono frutta e verdura dal proprio orticello, ma va bene anche dal frigorifero, si lavano e si mondano bene e poi è tutto un tagliare a tocchetti regolari. I pomodori dolci e succosi, il mango profumatissimo e tutti gli altri meravigliosi colori di questo piatto. La pace.
Se lo fate al mattino presto quando il buio cede posto alla luce sarà come cimentarsi in un saluto al sole senza bisogno di indossare la tutina yoga. Inspira, espira, sminuzza. Inspira, espira, taglia.
Adesso che il sole splende alto e sul tagliere impazza l’arcobaleno, si versa tutto in una ciotola bella e si condisce bene con il succo di lime e il sale. E anche con la cromoterapia abbiamo dato.
Tutto qua, l’insalata che saluta il sole è pronta, più buona se lasciata riposare un po’, perfetta servita con delle tortilla chip ma anche su bruschetta o da sola. Basta un cucchiaio solo per fare il pieno di luce, parola di Gigì vostra.
Photo Credits: Alessandro Capuzzi / Sette Secondi Circa
Mangiata al tramonto con tortilla è un margarina è la morte sua
stasera non me la toglie nessuno. Ho pure fatto il pane, prima di andare a scuola!
Devo provarla anche io