GENERI DI CONFORTO
Il Tadig delle Mille e una notte
Era dotata di grandissima pazienza e non poca inventiva, l’impavida Sharazad. Per mille e una notte o giù di lì, inventò le favole più avvincenti per il disturbato Re di Persia (assetato di sangue e vendetta per essere stato cornificato dalla prima moglie) mollandolo immancabilmente sul più bello. Il finale lo avrebbe scoperto l’indomani con l’inizio di un nuovo fantastico racconto. La più grande artista profumiera della storia, insomma. In cambio ebbe salva la vita, conquistò il suo cuore, la corona da Regina e trasformò il sanguinario Sultano in un tenero agnellino. Ecco, per preparare il piatto che vi vado oggi a regalare, occorrerà armarsi della medesima pazienza. Inutile dire che il risultato sarà degno della più entusiasmante tra le favole. C’era una volta il “Tadig delle Mille e una notte”.
ingredienti
300 grammi di Riso Aroma
2 bustine di zafferano
un bicchiere di acqua
sale grosso
80 grammi di burro
400 grammi di carne trita
1 cipolla bianca
pistacchi tritati
prezzemolo
spezie miste marocchine (ras hanout)
pomodorini cherry
1 pomodoro verde
asparagi
valeriana
cipolla rossa
mandorle a filetti
yogurt greco
Il Tadig è uno delizioso sformato di riso dall’irresistibile crosta croccante. Un vero e proprio totem della cucina persiana, dopo averlo assaggiato capirete perché. Per assicurarvi doppia razione di bontà consiglio di prepararlo con il profumatissimo e tutto italiano riso Aroma. Evviva gli incontri fortunati.
Siete pronti ad entrare in modalità Sharazad? Per prima cosa occorre lavare bene il riso, almeno quattro volte, o finchè l’acqua risulta limpida. Mettetelo poi a bagno per un’oretta in acqua salata, quindi fatelo bollire per cinque/sei minuti. Nel frattempo avrete fatto sciogliere in una pentola antiaderente un bicchiere d’acqua con lo zafferano e il burro. Ottenuto questo oro liquido qua, tenetene metà da parte e il resto lasciatelo in pentola.
Si lo so, la mia pentola è vecchia e rotta, si chiama Gigietta e io le voglio bene. Aggiungete ora a Gigietta il riso scolato, formate dei fori per il vapore, coprite e fate andare a fuoco vivace. Sentirete uno scricchiolio, è la crosticina che canta. Cinque minuti circa. Levate dal fuoco, aggiungete il liquido tenuto da parte, impacchettate con canovaccio e via a fuoco lento per 40 minuti.
Lasciate riposare il Tadig scoperchiato per quindici minuti prima di rivoltarlo come si fa con una torta. Colpo di polso, et voilà.
Ora potete servire il Tadig un po’ come vi pare, in inverno ad esempio si sposa alla perfezione con gli ossibuchi. Essendo quasi estate ho optato per delle polpettine così composte: carne trita, pistacchi, cipolla bianca, prezzemolo e spezie miste marocchine. Si cuociono per pochi minuti sotto il grill del forno. Buonissime.
Ho scelto di accompagnare con un’insalata di valeriana, asparagi a nastro, prezzemolo, cipolotto, pomodori, mandorle a filetti. Il tutto condito con yogurt, sale, olio e limone. La freschezza.
Assaporate infine il Tadig in compagnia del Sultano del vostro cuore, pregustando insieme le Mille e una notte da favola a venire. O almeno, questo è il mio sentito augurio per tutti voi.
Photo credits Gotimepicture
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